Guida completa all’ottimizzazione SEO di un sito web locale nel 2025
Se hai un sito web ma non appare nei risultati...
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Quando apri Google oggi e cerchi qualcosa, potresti notare una nuova scheda chiamata “AI Mode” nella parte superiore della pagina.
Dal 8 ottobre 2025, questa funzionalità rivoluzionaria è disponibile anche in Italia, trasformando completamente il modo in cui interagiamo con il motore di ricerca più usato al mondo.
Se hai un’attività locale, un ristorante, uno studio professionale o una struttura turistica, questa rivoluzione ti riguarda da vicino.
Il Google AI Mode non è semplicemente un’evoluzione della ricerca tradizionale. È l’introduzione massiccia dell’intelligenza artificiale generativa nella SERP di Google con un sistema di chat, simile a Claude.ai o ChatGPT, che ti consente di fare domande, ricevere risposte con link alle fonti e inviare dei follow up.
Capire come funziona e come adattare la tua presenza online è fondamentale se vuoi continuare a farti trovare dai tuoi potenziali clienti.
Google AI Mode è stata presentata pubblicamente per la prima volta il 5 marzo 2025, attraverso un articolo ufficiale pubblicato sul blog di Google Search.
In quella prima fase, l’azienda ha descritto AI Mode come una nuova modalità conversazionale di ricerca, progettata per offrire risposte dettagliate, strutturate e accompagnate da fonti attendibili.
Il rilascio ufficiale al pubblico statunitense è avvenuto il 20 maggio 2025, nel corso del Google I/O 2025, l’evento annuale di riferimento per il mondo degli sviluppatori.
Durante quella conferenza, Google ha mostrato tutte le potenzialità della nuova funzione, basata sui modelli avanzati Gemini 2.5.
Nei mesi successivi, milioni di utenti americani hanno iniziato a utilizzare AI Mode quotidianamente. Le prime analisi mostrano che le persone che usano AI Mode pongono domande due o tre volte più lunghe rispetto alle ricerche tradizionali.
Questo perché la tecnologia permette di formulare query complesse che in passato avrebbero richiesto più ricerche separate.
L’8 ottobre 2025, Google ha ufficialmente lanciato AI Mode in Italia, estendendo la propria esperienza di ricerca basata sull’intelligenza artificiale a 36 nuove lingue e quasi 50 paesi. Per l’Italia, questo rappresenta un momento storico: la ricerca online non sarà più la stessa.
AI Mode è disponibile come scheda dedicata nella pagina dei risultati di ricerca e nell’app Google per Android e iOS. Non devi installare nulla di nuovo, non serve iscriversi a programmi sperimentali. Se hai un account Google, AI Mode è già lì che ti aspetta.
Non è abilitato di default, quindi dovrai selezionarlo manualmente quando fai una ricerca complessa o conversazionale. Ma una volta che lo provi, capisci immediatamente la differenza rispetto alla ricerca tradizionale.
Per attivare AI Mode, puoi digitare nella barra degli indirizzi del browser google.com/ai, oppure fare clic sul pulsante AI Mode che appare sul lato della barra di ricerca di Google. Nell’app mobile, trovi la scheda dedicata direttamente nella schermata iniziale.
Quando un utente pone una domanda complessa, l’AI utilizza una tecnica chiamata “query fan-out”: in pratica, scompone la domanda in tante sotto-domande, lancia più ricerche contemporaneamente e poi assembla i risultati in una risposta unica e coerente.
Questo avviene in pochi secondi, e il risultato è una risposta completa, strutturata e accompagnata da link alle fonti.
Il sistema è progettato per essere multimodale, consentendo di porre domande non solo tramite testo, ma anche con la voce o caricando immagini direttamente nella barra di ricerca.
Puoi scattare una foto di un piatto e chiedere “dove posso mangiare questo a Bologna”, oppure parlare direttamente al microfono per fare domande mentre sei in movimento.
La risposta che ricevi non è una semplice lista di link.
Le risposte AI sono costruite su una logica sintetica e discorsiva. Non si limitano a fornire documenti pertinenti, ma offrono una narrazione coerente e focalizzata, che anticipa le intenzioni dell’utente, chiarisce i concetti ambigui e propone percorsi esplorativi.
Molti confondono AI Mode con AI Overviews, ma sono due funzionalità diverse. AI Overviews era stata lanciata in Italia già a marzo 2025 e mostrava un riepilogo generato dall’AI nella parte superiore dei risultati di ricerca tradizionali.
AI Overview restituisce una sintesi immediata, aiutando l’utente a capire rapidamente i concetti principali senza entrare troppo nei dettagli. Viene visualizzato come una finestra nella parte superiore dei risultati di ricerca.
AI Mode offre invece un’esperienza più interattiva e multimodale, dove è possibile esplorare domande più lunghe e complesse, aggiungendo un contesto aggiuntivo, e la ricerca si adatta in base alle risposte ricevute, con la possibilità di approfondire o modificare le domande iniziali.
In pratica, con AI Overviews vedi ancora la SERP tradizionale con in cima un riquadro informativo.
Con AI Mode, entri in una vera conversazione con l’intelligenza artificiale, dove puoi fare domande di follow-up, chiedere approfondimenti e raffinare progressivamente la tua ricerca.
Le ricerche locali sono tra quelle più influenzate dall’AI Mode. Quando qualcuno cerca “dove mangiare pesce a Rimini” o “miglior hotel economico a Firenze”, AI Mode genera una risposta strutturata che elenca opzioni specifiche, spesso con descrizioni, indicazioni pratiche e collegamenti diretti alle fonti.
AI Mode rappresenta il modo più evoluto di Google per gestire domande complesse e articolate. Grazie a una versione personalizzata dei modelli Gemini per la Ricerca, gli utenti possono formulare query più dettagliate.
Per esempio, invece di cercare solo “ristorante Bologna”, puoi chiedere “quale ristorante a Bologna ha cucina vegetariana, parcheggio e menù degustazione sotto i 50 euro?”.

Questo livello di specificità cambia tutto per le attività locali. L’AI sceglie quali attività menzionare basandosi su molteplici fattori: recensioni Google, rilevanza del profilo Business, qualità dei contenuti online, autorevolezza delle fonti che parlano di te e coerenza delle informazioni su tutte le piattaforme.
Per ristoranti, hotel, B&B, attività turistiche e servizi locali, apparire nelle risposte generate dall’AI significa visibilità diretta davanti a migliaia di potenziali clienti.
Non apparirci significa diventare progressivamente invisibile. Per capire come posizionarsi efficacemente in queste ricerche, ti consiglio la mia guida per dominare le ricerche locali.
Anche i liberi professionisti sono coinvolti. Se qualcuno cerca “commercialista esperto in e-commerce Milano” o “psicoterapeuta specializzato in ansia Bologna”, Google AI Mode può generare una lista di professionisti, completa di specializzazioni, recensioni e informazioni di contatto. Per approfondire questo aspetto, leggi la mia guida alla SEO per liberi professionisti.
Allora, come fai a comparire nelle risposte generate dall’intelligenza artificiale di Google?
La prima cosa da capire è che AI Mode valuta l’autorevolezza complessiva della tua presenza online. Non basta un sito ben fatto.
Devi avere recensioni positive, citazioni su altri siti, contenuti di qualità e informazioni coerenti su tutte le piattaforme.
Google non si limita più a classificare le pagine in base a parole chiave o link, ma le comprende nel loro contesto. Premia contenuti strutturati, autorevoli e semanticamente coerenti, scegliendo poche fonti affidabili su cui basare le proprie risposte.
Per le attività locali, il punto di partenza è sempre il tuo profilo Google Business. Deve essere completo, aggiornato, con foto di qualità, orari precisi, categoria corretta e soprattutto recensioni autentiche e recenti.
L’AI dà grande peso a questi segnali per decidere chi menzionare nelle risposte locali. Ho approfondito questo aspetto nella mia guida su come funziona Google My Business per attività locali.
Poi devi lavorare sui contenuti del tuo sito. L’AI legge e analizza i tuoi testi per capire di cosa ti occupi, quali servizi offri e quanto sei competente.
Contenuti superficiali o duplicati non ti aiuteranno.
Devi scrivere in modo chiaro, approfondito e utile per l’utente.
Il tuo profilo Google Business è la tua carta d’identità digitale per la ricerca locale. Quando AI Mode genera una risposta su servizi locali, Google attinge pesantemente dalle informazioni del Business Profile.
Assicurati che tutte le informazioni siano accurate. Nome dell’attività, indirizzo, numero di telefono, sito web, orari di apertura, categorie di servizio. Ogni dettaglio conta.
Incoerenze tra il tuo profilo Google, il tuo sito e altre directory online confondono l’algoritmo e riducono le tue chance di essere menzionato.
Le recensioni sono probabilmente il fattore più importante. L’AI analizza non solo il numero e la media delle stelle, ma anche il contenuto delle recensioni. Recensioni dettagliate che menzionano aspetti specifici del tuo servizio aiutano l’intelligenza artificiale a capire meglio cosa offri e quando raccomandarti.
Rispondi sempre alle recensioni, sia positive che negative. Questo dimostra che sei attivo, attento ai clienti e professionale.
Google premia questo comportamento con maggiore visibilità.
Se gestisci un’officina meccanica o una carrozzeria, per esempio, ti suggerisco di leggere la mia guida su come ottimizzare Google My Business per officine meccaniche e carrozzerie.
Le foto sono un altro elemento cruciale. Carica immagini di qualità che mostrano la tua attività, i tuoi prodotti, il tuo team. AI Mode spesso integra elementi visivi nelle risposte generative, e avere una gallery curata aumenta le possibilità che le tue foto vengano utilizzate.
Scrivere per l’AI è diverso dallo scrivere per i motori di ricerca tradizionali. L’intelligenza artificiale legge e comprende il contenuto a un livello molto più profondo. Non basta inserire keyword.
Devi fornire informazioni realmente utili, ben strutturate e facilmente interpretabili.
La struttura e la chiarezza diventano fondamentali. L’intelligenza artificiale “capisce” davvero solo ciò che è limpido.
Ogni titolo deve guidare, ogni paragrafo deve avere un senso preciso, ogni informazione deve servire a costruire conoscenza.
Usa una struttura chiara con titoli e sottotitoli.
Ogni sezione deve trattare un argomento specifico in modo completo. L’AI analizza la gerarchia del contenuto per capire quali sono i punti principali e come si collegano tra loro.
Scrivi in modo naturale e conversazionale. Le frasi eccessivamente ottimizzate per le keyword suonano artificiali e l’AI le riconosce.
Invece, spiega concetti come se stessi parlando con un cliente che non conosce nulla dell’argomento.
Sii chiaro, diretto e esaustivo.
Rispondi a domande specifiche all’interno del tuo contenuto. AI Mode spesso genera risposte prendendo passaggi diretti dai tuoi testi se questi rispondono precisamente alla query dell’utente. Struttura i tuoi articoli pensando alle domande che i tuoi clienti ti fanno più spesso.
Includi dati, esempi concreti e dettagli pratici. L’intelligenza artificiale predilige contenuti ricchi di informazioni verificabili piuttosto che generalizzazioni vaghe.
Se offri un servizio locale, specifica aree geografiche, prezzi indicativi, modalità di lavoro. Più sei specifico, più l’AI ti considererà rilevante.
Per attività turistiche e servizi locali, crea pagine dedicate per ogni zona che servi. Se hai un hotel a Roma, non fare solo una pagina generica, ma crea contenuti ottimizzati per “hotel Roma centro storico”, “hotel vicino al Colosseo”, ecc. Questo aiuta l’AI a capire esattamente dove operi e per quali ricerche sei pertinente.
L’aspetto tecnico del tuo sito influenza pesantemente le possibilità di essere citato dall’AI Mode. Google, prima di tutto, deve riuscire a leggere e indicizzare i tuoi contenuti facilmente.
Velocità di caricamento, mobile-friendliness e architettura del sito sono fondamentali. Un sito lento o mal strutturato non viene analizzato correttamente dall’intelligenza artificiale.
Assicurati che le tue pagine si carichino in meno di tre secondi e che siano perfettamente navigabili da smartphone.
I dati strutturati sono il linguaggio con cui parli direttamente agli algoritmi di Google.
Implementare schema markup per attività locali, recensioni, eventi, prodotti e servizi permette all’AI di capire immediatamente cosa offri senza dover interpretare il testo.
Per un ristorante, per esempio, usa LocalBusiness schema con informazioni su cucina, fascia di prezzo, orari.
Per uno studio dentistico, implementa schema per professionisti medici con specializzazioni e servizi offerti. Più dati strutturati fornisci, più facile è per l’AI includerti nelle risposte generate.
Se sei uno studio dentistico, approfondisci con la mia guida sulla local SEO per studi dentistici.
Anche l’architettura delle URL conta. Usa URL parlanti che descrivono chiaramente il contenuto della pagina. Evita parametri e codici incomprensibili. AI Mode analizza anche le URL per capire di cosa tratta la pagina.
Il certificato SSL è obbligatorio. Siti non sicuri vengono penalizzati e difficilmente citati dall’intelligenza artificiale. È un requisito base ma ancora molti siti locali non lo hanno implementato.
L’autorità del tuo sito agli occhi di Google dipende in larga parte dai link che ricevi da altri siti. Questo è vero anche per AI Mode, che privilegia fonti considerate autorevoli nel generare le risposte.
Per un’attività locale, l’autorità si costruisce soprattutto attraverso citazioni su directory locali, articoli su blog e giornali del territorio, partnership con altre attività e presenza su siti istituzionali.
Inizia registrando la tua attività su tutte le principali directory online: PagineGialle, Virgilio, TripAdvisor (se pertinente), TheFork (per ristoranti), Booking (per hotel).
Assicurati che le informazioni siano coerenti ovunque. NAP (Name, Address, Phone) deve essere identico su tutte le piattaforme.
Cerca menzioni e link da siti locali autorevoli. Un articolo su un blog di turismo che parla del tuo B&B, un link dalla Camera di Commercio, una citazione dal sito del Comune. Questi segnali geografici rafforzano la tua rilevanza locale agli occhi dell’algoritmo. Per approfondire le strategie di marketing territoriale, leggi la mia guida al local marketing.
Se sei un libero professionista, la link building è ancora più importante. Un link da un’associazione professionale di categoria, da un sito specializzato nel tuo settore o da pubblicazioni universitarie aumenta significativamente la tua credibilità. Ho scritto una guida completa sulla link building per psicologi e psicoterapeuti che contiene strategie applicabili anche ad altre professioni.
Partecipa attivamente alla vita digitale della tua comunità. Commenta su blog locali, contribuisci a forum di settore, collabora con altre attività complementari. Ogni menzione e ogni link ti aiutano a costruire quella rete di segnali che l’AI interpreta come autorevolezza.
Prendiamo un esempio concreto: un agriturismo in Toscana.
Prima di AI Mode, per attrarre clienti bastava un sito decente e qualche recensione su TripAdvisor.
Oggi, se qualcuno cerca “agriturismo tranquillo vicino Siena” nell’AI Mode, Google genera una risposta che cita tre o quattro strutture specifiche.
Per essere tra quelle citate, l’agriturismo deve avere un profilo Google Business perfetto con categoria corretta, almeno 50 recensioni recenti con media superiore a 4.3 stelle, un sito con contenuti dettagliati su camere, servizi e territorio, dati strutturati per struttura ricettiva, citazioni su guide turistiche online e blog di viaggi locali.
Se manca anche solo uno di questi elementi, le probabilità di essere menzionato dall’AI crollano. È una competizione dove vince chi ha lavorato meglio sull’insieme della propria presenza digitale.
Altro esempio: un ristorante di pesce a Rimini.
Quando un turista cerca “miglior ristorante di pesce Rimini” nell’AI Mode, la risposta mostra una lista di ristoranti, spesso con brevi descrizioni e prezzi indicativi.
Per essere in quella lista, il ristorante deve eccellere su Google Business Profile, avere recensioni che parlano specificamente della qualità del pesce, un sito con menu dettagliato e prezzi, foto professionali dei piatti.
Un consulente di marketing locale dovrebbe aiutare il ristoratore a curare tutti questi aspetti. Non solo SEO tecnica, ma strategia complessiva di presenza online e reputazione digitale.
Con AI Mode il traffico diretto dai risultati di ricerca diminuisce, ma cresce l’importanza della reputazione. Essere citati come fonte attendibile nelle risposte di Google diventa la nuova forma di visibilità: l’obiettivo non è più ottenere click, ma costruire fiducia e riconoscibilità nel lungo periodo.
Questo è un cambio di prospettiva fondamentale.
Per decenni, il marketing digitale si è concentrato sui click, sul traffico, sulle conversioni immediate. Ora l’obiettivo diventa essere percepiti come autorevoli, affidabili, rilevanti. È un gioco più lungo e più difficile, ma anche più meritocratico.
Il brand resta il cuore di tutto. Oggi le ricerche parlano, perciò è la fiducia a fare la differenza.
Un marchio riconosciuto, che comunica con competenza e coerenza, diventa parte stessa delle risposte di Google.
Per attività locali, professionisti e imprese turistiche, questo significa che il modo tradizionale di fare SEO non basta più. Devi pensare alla tua presenza online come a un ecosistema integrato dove ogni elemento comunica coerentemente la tua identità, i tuoi valori e la tua competenza.
Non puoi più delegare tutto a un’agenzia che ti promette la prima pagina di Google con qualche trucchetto tecnico. Devi essere protagonista attivo della tua strategia digitale, curando recensioni, contenuti, relazioni online e reputazione con costanza e autenticità.
Siamo solo all’inizio di questa rivoluzione. Il Google AI Mode diventerà sempre più sofisticato, preciso e onnipresente. Tra qualche anno, la maggior parte delle ricerche online sarà mediata da risposte generate dall’intelligenza artificiale.
La buona notizia è che questo livello di gioco premia chi lavora bene. L’AI è molto più difficile da ingannare rispetto agli algoritmi tradizionali. Se offri un servizio eccellente, se hai clienti soddisfatti, se comunichi con chiarezza e onestà, le tue probabilità di emergere sono alte.
Inizia oggi a ottimizzare la tua presenza per il Google AI Mode. Controlla il tuo profilo Business, chiedi recensioni ai clienti soddisfatti, migliora i contenuti del tuo sito, implementa dati strutturati, costruisci relazioni con altri siti locali. Non sono attività da fare una volta sola, ma un lavoro continuo che costruisce nel tempo un’autorevolezza solida e duratura.
Il futuro della ricerca locale è già qui.
Chi si adatta rapidamente, chi capisce le nuove dinamiche e chi lavora con metodo avrà un vantaggio competitivo enorme nei prossimi anni.
Non aspettare che i tuoi concorrenti ti superino. Agisci ora, investi nella tua presenza digitale e preparati a dominare le ricerche locali nell’era dell’intelligenza artificiale.