Intelligenza Artificiale per Avvocati: 5 modi per migliorare il tuo studio legale
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Nell’era dell’intelligenza artificiale, come fare domande all’intelligenza artificiale è diventata una competenza essenziale quanto saper usare un motore di ricerca.
La differenza tra ottenere una risposta generica e una soluzione perfettamente calibrata sui nostri bisogni spesso dipende dalla qualità della domanda che poniamo.
Non si tratta solo di tecnologia, ma di comunicazione: l’AI risponde meglio quando sa esattamente cosa vogliamo e in quale contesto.
Molti utenti si limitano a domande basilari, perdendo il 90% del potenziale di strumenti come ChatGPT, Claude o Gemini. Imparare a formulare prompt efficaci significa trasformare l’AI da semplice assistente a collaboratore intelligente, capace di adattarsi al nostro stile di lavoro e alle nostre specifiche esigenze.
Questa guida ti fornirà tutti gli strumenti per comunicare con l’intelligenza artificiale in modo professionale ed efficace, sbloccando capacità che probabilmente non sapevi nemmeno esistessero.
Un prompt è l’input testuale che fornisci all’intelligenza artificiale per guidare la sua risposta. Non è semplicemente una domanda, ma un set di istruzioni che definisce il ruolo dell’AI, il contesto della richiesta, il formato della risposta desiderata e il livello di dettaglio necessario.
Pensare al prompt come a una ricetta: più sono precise le istruzioni, migliore sarà il risultato finale. Un prompt ben costruito può trasformare una risposta vaga in una soluzione dettagliata e immediatamente utilizzabile.
Domanda generica: “Come posso migliorare il mio sito web?”
Prompt strategico: “Sei un consulente di web marketing con 10 anni di esperienza. Analizza il mio sito e-commerce di scarpe artigianali che ha 1000 visitatori al mese ma solo il 2% di conversioni. Fornisci 5 azioni concrete per aumentare le vendite, spiegando per ciascuna i motivi e i risultati attesi.”
La differenza è evidente: il secondo prompt fornisce contesto, definisce il ruolo dell’AI, specifica il problema e richiede un formato di risposta strutturato.
L’intelligenza artificiale risponde meglio quando ha un “personaggio” da interpretare. Specificare un ruolo aiuta l’AI a calibrare il tono, il livello di competenza e l’approccio della risposta.
Esempi efficaci:
L’AI non può leggere la tua mente. Più informazioni fornisci sul contesto, migliore sarà la risposta personalizzata.
Esempio di contesto efficace:
Sto preparando una presentazione di 20 minuti per convincere il mio capo
ad adottare un nuovo software CRM. L'azienda ha 50 dipendenti, lavoriamo
nel B2B, e attualmente usiamo ancora Excel per gestire i clienti.
Il budget disponibile è di 5.000€ annui.
Non lasciare che l’AI indovini come vuoi ricevere la risposta. Specifica sempre il formato che ti serve.
Formati comuni:
Comunicare chi è il destinatario finale aiuta l’AI a modulare linguaggio, esempi e livello di complessità.
Esempio: “Scrivi una spiegazione della blockchain destinata a imprenditori over 50 che non hanno dimestichezza con la tecnologia, usando analogie del mondo reale.”
Paradossalmente, porre limitazioni stimola risposte più creative e focalizzate.
Esempi di vincoli utili:
È il metodo più semplice: fai una domanda diretta senza fornire esempi.
Esempio:
Scrivi un'email di follow-up per un cliente che non ha risposto
alla mia proposta commerciale da una settimana.
Quando usarlo: Per compiti standard dove l’AI ha già abbastanza conoscenza di base.
Fornisci un singolo esempio di quello che vuoi ottenere.
Esempio:
Scrivi titoli accattivanti per articoli di blog, seguendo questo stile:
Esempio: "5 Errori di Marketing che Stanno Uccidendo le Tue Vendite
(e Come Risolverli Oggi)"
Ora crea 3 titoli simili per articoli sulla produttività personale.
Fornisci 2-3 esempi per stabilire un pattern chiaro.
Esempio:
Trasforma queste frasi in linguaggio più professionale:
Casual: "Il nostro prodotto è davvero figo"
Professionale: "La nostra soluzione presenta caratteristiche innovative"
Casual: "Abbiamo fatto un errore grosso"
Professionale: "Abbiamo identificato un'area di miglioramento significativa"
Ora trasforma: "Questa roba non funziona per niente"
Chiedi all’AI di mostrare il suo ragionamento passo dopo passo.
Esempio:
Devo scegliere tra aprire un ristorante in centro città o in periferia.
Analizza step-by-step i pro e contro di ogni opzione, considerando:
costi, target di clientela, concorrenza e potenziale di crescita.
Mostra il tuo ragionamento per ogni fattore.
❌ Prompt Inefficace: “Scrivi qualcosa sui social media per il mio business”
✅ Prompt Efficace:
Sei un social media manager esperto. Crea 5 post LinkedIn per
uno studio di commercialisti che vuole attrarre PMI della zona
di Milano. Ogni post deve:
- Essere lungo 100-150 parole
- Includere un consiglio pratico
- Avere un call-to-action chiaro
- Usare un tono professionale ma accessibile
Focus sui temi: novità fiscali, gestione aziendale, digitalizzazione.
❌ Prompt Inefficace: “Ho problemi con i clienti, cosa faccio?”
✅ Prompt Efficace:
Sono il proprietario di un negozio di elettronica. Negli ultimi 3 mesi
ho notato che i clienti entrano, guardano i prodotti, poi comprano online
altrove. Le vendite sono calate del 30%. Ho 2 dipendenti e un magazzino
di 200mq in zona semicentrale.
Analizza le possibili cause del problema e suggerisci 5 strategie concrete
per recuperare competitività, considerando budget limitato e risorse attuali.
Evita domande come “Aiutami con il marketing” senza specificare settore, obiettivi o risorse disponibili.
L’AI può commettere errori. Sempre verificare dati, statistiche e informazioni fattuali.
Suddividi richieste complesse in prompt separati per risultati più accurati.
Se la prima risposta non è perfetta, affina il prompt invece di arrenderti.
Impara a valutare la qualità delle risposte dell’AI. Non tutto quello che sembra plausibile è corretto o applicabile al tuo contesto specifico.
Più sei preciso nel comunicare i tuoi bisogni, migliori saranno i risultati. Pratica la sintesi: dire di più con meno parole.
Pensa al prompt come a un progetto. Definisci l’obiettivo, identifica le informazioni necessarie e struttura la richiesta logicamente.
Più conosci l’argomento di cui stai parlando, meglio puoi guidare l’AI verso risposte utili e rilevanti.
Testa diverse formulazioni dello stesso prompt per scoprire quale produce i risultati migliori. Documenta ciò che funziona per riutilizzarlo.
Imparare come fare domande all’intelligenza artificiale efficacemente è un investimento che ripaga immediatamente in termini di produttività e qualità dei risultati.
La differenza tra un utente casuale e un prompt engineer esperto non sta nella conoscenza di tecniche segrete, ma nella capacità di comunicare chiaramente obiettivi, contesti e aspettative.
L’intelligenza artificiale è uno strumento potentissimo, ma come ogni strumento, la sua efficacia dipende da chi lo usa. Investire tempo nel perfezionare le tue competenze di prompting significa moltiplicare il valore che puoi estrarre da questi sistemi.
Inizia applicando questi principi nelle tue interazioni quotidiane con l’AI. Sperimenta, itera e affina la tua tecnica.
Con la pratica, comunicare con l’intelligenza artificiale diventerà naturale quanto scrivere un’email o fare una ricerca su Google, ma con risultati infinitamente più potenti e personalizzati.